La scelta della linea di investimento in un fondo multi-comparto, come Previdenza Cooperativa, è un’azione fondamentale per massimizzare i benefici dell’adesione.
In questo articolo vedremo innanzitutto cosa sono i comparti e quali sono quelli offerti da Previdenza Cooperativa.
Forniremo, poi, una serie di indicazioni utili sullo ‘switch’: in particolare, quando e perché è consigliabile farlo e quando invece è auspicabile non procedere.
Infine, illustreremo le modalità di cambio comparto previste dal Fondo, sia in formato elettronico sia cartaceo.
Indice dei Contenuti
Cosa sono i comparti di investimento?
Previdenza Cooperativa affida la gestione finanziaria a intermediari specializzati sulla base di specifiche convenzioni di gestione. Questi soggetti (SGR, SIM, assicurazioni, banche) vengono selezionati attraverso gare ad evidenza pubblica e operano sulla base delle linee di indirizzo alla gestione definite dal Fondo stesso.
I comparti rappresentano le opzioni di investimento offerte dal Fondo agli aderenti. Essi si differenziano in base:
- alla politica di investimento (il mix di azioni, Titoli di Stato, obbligazioni societarie, ecc.);
- al rapporto rischio-rendimento;
- all’orizzonte temporale di riferimento.
Nello specifico, Previdenza Cooperativa offre ai propri aderenti la possibilità di scegliere tra tre diversi comparti:
- Bilanciato:
- Tipologia: Obbligazionario Misto.
- Politica di investimento: investimenti suddivisi tra strumenti azionari (28%, inclusivo di Private Equity) e obbligazionari (72%, inclusivo di Private Debt).
- Obiettivo: realizzare un rendimento superiore alla rivalutazione attesa del TFR nel medio – medio/lungo periodo, rispondendo alle esigenze di un soggetto che privilegia la continuità dei risultati nei singoli esercizi, comunque accettando un’esposizione al rischio moderata.
- Adatto a: chi ha un orizzonte temporale medio-medio lungo periodo(tra 5 e 15 anni dal pensionamento).
- Dinamico:
- Tipologia: Azionario.
- Politica di investimento: investimenti suddivisi in strumenti azionari (50%) e obbligazionari (50%).
- Obiettivo: la gestione risponde alle esigenze di un soggetto che ricerca rendimenti più elevati nel lungo periodo ed è disposto ad accettare una maggiore esposizione al rischio ed una eventuale discontinuità dei risultati nei singoli esercizi.
- Adatto a: chi è ancora lontano dall’età pensionabile (oltre 15 anni) o ha una maggiore propensione al rischio.
- Sicuro:
- Tipologia: Garantito
- Politica di investimento: orientata verso titoli di debito societari e governativi di breve/media durata e marginalmente verso titoli di capitale (massimo 10%).
- Obiettivo: preservare il valore del capitale nel tempo e, al contempo, provare a realizzare un rendimento almeno pari alla rivalutazione del TFR, in un orizzonte temporale pluriennale. La presenza di una garanzia consente di soddisfare le esigenze di un soggetto con bassa propensione al rischio o ormai prossimo alla pensione.
- Adatto a: chi si avvicina alla pensione(fino a 5 anni dal pensionamento) o ha una bassa propensione al rischio.
Per sapere in quale comparto si è iscritti, è possibile consultare l’Area Riservata o il Prospetto delle prestazioni pensionistiche – Fase di accumulo inviato annualmente da Previdenza Cooperativa.
Perché e quando cambiare comparto: lo “switch”
Cambiare comparto (operazione definita anche “switch“), può essere una scelta strategica per massimizzare i risultati della gestione finanziaria e per essere certi che la linea scelta sia quella più adatta alle proprie esigenze, in termini di orizzonte temporale a disposizione e propensione al rischio.
Vediamo quando è opportuno cambiare comparto:
- Variazione dell’orizzonte temporale:
- Quando si è lontani dalla pensione, è consigliabile investire in comparti con una maggiore componente azionaria per puntare a rendimenti potenziali più elevati nel lungo periodo, pur accettando una volatilità più marcata.
- Con l’avvicinarsi del pensionamento, al contrario, la raccomandazione è di spostarsi verso comparti con una maggiore componente obbligazionaria o coperti da garanzia, per proteggere il capitale accumulato e perseguire la stabilità dell’investimento.
- Eventi della vita: anche specifici eventi della vita, come un cambio di lavoro o mutate esigenze finanziarie personali (ad esempio, la necessità di maggiore liquidità a breve termine), possono suggerire una revisione del comparto scelto.
In altri casi, invece, il cambio di comparto potrebbe avere anche ripercussioni potenzialmente dannose. Vediamo, dunque, quando NON è raccomandato cambiare comparto.
In linea generale, è sconsigliabile cambiare comparto sulla scia dell’emotività, ad esempio spinti dalle ultime notizie sull’andamento dei mercati.
Infatti, negli investimenti in generale, e in quelli con obiettivi previdenziali in particolare, è fondamentale non farsi influenzare da oscillazioni di mercato di breve termine e mantenere sempre ben saldo lo sguardo al lungo periodo.
Evitare gli “switch emotivi” – cioè il passaggio a linee meno rischiose subito dopo un calo dei mercati o, al contrario, il passaggio a linee più rischiose solo dopo un forte rialzo – è cruciale. Questi cambi reattivi, spesso dettati dal panico o dall’euforia, potrebbero compromettere la crescita del capitale accumulato nel lungo periodo.
Per un corretto comportamento in fasi “acute” di mercato vi rimandiamo all vademecum.
La procedura pratica: come si fa lo “switch”
Per cambiare comparto in Previdenza Cooperativa si può procedere in due modi: in modalità digitale o tramite il modulo cartaceo tradizionale.
1. Modalità online (consigliata)
La modalità telematica è l’opzione più semplice e rapida. Ecco come procedere:
- Accedere all’Area Riservata
- Autenticarsi tramite Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID)
- Dal menù “Investimento”, andare su “Switch profilo investimento” e modificare il profilo decidendo se effettuare uno switch completo, variare la sola posizione maturata o i soli investimenti futuri
2. Modalità cartacea
In alternativa, è possibile presentare richiesta in formato cartaceo, seguendo questi step:
- Scaricare, compilare in ogni sua parte e firmare il Modulo di Cambio Comparto, disponibile nella pagina dedicata alla Contribuzione
- Allegare una copia di un documento di identità valido e del codice fiscale
- Inviare la documentazione completa tramite:
- Posta Raccomandata all’indirizzo di Previdenza Cooperativa (via C.B. Piazza, 8 – 00161, Roma)
- PEC all’indirizzo previdenzacooperativa@pec.it.
3. Requisito temporale e costi
Il cambio del comparto può essere effettuato trascorsi almeno 12 mesi dall’adesione al Fondo o dall’ultimo switch effettuato.
L’operazione è senza costi aggiuntivi.
Conclusione
Cambiare il comparto di investimento in Previdenza Cooperativa è una procedura semplice e gratuita, ma che deve essere fatta in modo consapevole.
Conoscere le diverse caratteristiche dei comparti e valutare attentamente quando effettuare lo switch – e quando, invece, non farlo – possono contribuire a pianificare al meglio il proprio progetto pensionistico integrativo e a costruire un futuro più solido.
Messaggio promozionale riguardante forme pensionistiche complementari. Prima dell’adesione leggere la Parte I “Le informazioni chiave per l’aderente” e l’Appendice “Informativa sulla sostenibilità” della Nota Informativa.

