Cos'è il fondo pensione Previdenza Cooperativa

Cos’è il fondo pensione Previdenza Cooperativa

22 Feb 2024
Scritto da Redazione Previdenza Cooperativa
Cos'è il fondo pensione Previdenza Cooperativa

Previdenza Cooperativa è il fondo pensione negoziale dei lavoratori, soci e dipendenti, delle imprese cooperative e dei lavoratori dipendenti addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale e idraulico-agraria.

In questo articolo vedremo cos’è Previdenza Cooperativa, chi l’ha istituito e quando.

Approfondiremo, poi, il funzionamento del Fondo, a partire dalle modalità di adesione, per poi vedere in sintesi quali sono le diverse linee di investimento offerte ai lavoratori aderenti.

Infine, vedremo quali sono tutti i vantaggi riconosciuti a chi sceglie di aderire a Previdenza Cooperativa per pianificare un futuro sereno attraverso la costruzione di un progetto di pensione integrativa rispetto a quella pubblica.

Come nasce Previdenza Cooperativa e chi può aderire

Come detto, Previdenza Cooperativa è un fondo pensione negoziale istituito sotto forma di associazione senza scopo di lucro, iscritto all’albo COVIP (Commissione di vigilanza sui fondi pensione) con il n. 170 e autorizzato all’esercizio dell’attività a partire dal 13 giugno 2018.

Le fonti istitutive del Fondo sono: 

  • Associazione Generale Cooperative Italiane (AGCI);
  • Confederazione Cooperative Italiane (Confcooperative); 
  • Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue (Legacoop);
  • Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL);
  • Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori (CISL);
  • Unione Italiana del lavoro (UIL).

Previdenza Cooperativa nasce dall’unione dei tre fondi pensione preesistenti delle cooperative, Cooperlavoro, Filcoop e Previcooper, istituiti prima della riforma del quadro normativo della previdenza complementare avvenuta con il D.Lgs. 252 del 2005

Ma cos’è, nel dettaglio, un fondo pensione negoziale? Il Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria (o Comitato Edufin) ci fornisce la definizione:

“forma di previdenza complementare privata istituita dai rappresentanti dei lavoratori e dei datori di lavoro nell’ambito della contrattazione collettiva nazionale, di settore o aziendale a favore della categoria dei lavoratori interessati dalla medesima contrattazione. Il fondo pensione negoziale è un ente giuridicamente autonomo, distinto dai soggetti promotori, e non ha scopo di lucro.”

In sintesi, un fondo negoziale:

  • è istituito a seguito della contrattazione tra parti datoriali e sindacali;
  • è un ente senza scopo di lucro;
  • si rivolge a specifiche categorie di lavoratori, da qui la denominazione di “fondo “chiuso”.

Come anticipato, a Previdenza Cooperativa possono aderire:

  • i soci dipendenti delle cooperative di lavoro;
  • i lavoratori dipendenti delle imprese cooperative, unitamente ai

lavoratori dipendenti dei settori affini così come disciplinati dai CCNL che individuano in Previdenza Cooperativa il soggetto attuatore della forma di previdenza complementare;

  • i lavoratori dipendenti dei consorzi costituiti dalle imprese cooperative;
  • i lavoratori dipendenti di società costituite o comunque partecipate

prevalentemente dalle già menzionate cooperative o consorzi.

L’adesione al Fondo consente di avviare un progetto di costruzione di una pensione integrativa rispetto a quella pubblica, in modo da tutelare il proprio tenore di vita in una fase delicata com’è quella della terza età, che richiede risorse aggiuntive per condurre una vita serena.

Come si aderisce a Previdenza Cooperativa?

L’adesione a Previdenza Cooperativa riguarda soci lavoratori e lavoratori dipendenti assunti con contratti di lavoro subordinato (indeterminato, determinato, full time, part time). Nel caso di contratti a tempo determinato, l’iscrizione è possibile se il contratto ha una durata pari o superiore ai tre mesi nell’arco dell’anno solare.

Al momento dell’assunzione, il lavoratore ha sei mesi di tempo per decidere se lasciare il TFR in azienda oppure destinarlo a Previdenza Cooperativa. Nel caso in cui non effettui alcuna scelta, il TFR viene destinato al Fondo: in questo caso si parla di adesione tacita

In ogni momento, l’aderente tacito può però decidere di aderire esplicitamente compilando e inviando l’apposito modulo per l’attivazione della contribuzione e scelta del comparto degli Iscritti silenti.

Il lavoratore già in forza che non abbia aderito all’atto dell’assunzione può aderire in un qualsiasi momento esplicitamente.

Di seguito i passaggi per aderire al Fondo nel caso di adesione esplicita:

Chi è già iscritto a un’altra forma pensionistica complementare, riceve la scheda dei costi del fondo pensione a cui risulti già iscritto, disponibile sul sito della COVIP. La scheda dei costi deve essere firmata in ogni sua pagina e deve essere allegata al modulo di adesione.

Una volta iscritto, l’aderente inizierà a versare al Fondo il proprio TFR; inoltre, potrà scegliere di versare un ulteriore contributo mensile, ricevendo per questo motivo un contributo aggiuntivo a carico del proprio datore di lavoro.

I lavoratori cui si applicano i CCNL Edilizia Cooperativa, Igiene ambientale e Taxi, inoltre, sono aderenti contrattuali. Ciò significa che essi sono iscritti in automatico al Fondo tramite un versamento mensile a carico del datore di lavoro. Tali soggetti possono decidere, in qualunque momento, di conferire anche il TFR e un eventuale contributo volontario, così da godere del contributo datoriale, compilando e consegnando l’apposito Modulo.

Infine, gli iscritti a Previdenza Cooperativa possono effettuare l’adesione per i propri familiari a carico, inclusi i figli, offrendo loro l’opportunità di avviare il risparmio previdenziale anche in età giovanissima.

Per approfondire, invitiamo a consultare la nostra pagina Aderisci del sito web.

Come funziona Previdenza Cooperativa?

Previdenza Cooperativa opera in regime di contribuzione definita. Questo significa che l’importo della pensione complementare dell’aderente viene determinato sulla base dei contributi che quest’ultimo versa e dei rendimenti della gestione finanziaria. 

In particolare, l’iscritto può scegliere di destinare i propri contributi ai seguenti comparti, cioè linee di investimento che rispondono a diverse esigenze in termini di rapporto rischio/rendimento:

  • Sicuro: classificato da COVIP come comparto garantito, la cui gestione è volta a realizzare con elevata probabilità rendimenti che siano almeno pari a quelli del TFR, in un orizzonte temporale di breve periodo (pari o inferiore a 5 anni).
    Il comparto Sicuro è assistito da una garanzia di restituzione del 100% del capitale versato alla scadenza della Convenzione. Inoltre, la medesima garanzia è fornita nel corso della durata della convenzione qualora si realizzi in capo agli iscritti uno dei seguenti eventi:
    • riscatto per perdita dei requisiti di partecipazione;
    • anticipazioni per ulteriori esigenze;
    • RITA, salvo i casi di revoca della stessa;
    • esercizio del diritto alla prestazione pensionistica;
    • riscatto per decesso;
    • riscatto per invalidità permanente che comporti la riduzione della capacità di lavoro a meno di un terzo;
    • riscatto per cessazione dell’attività lavorativa che comporti l’inoccupazione per un periodo di tempo superiore a 48 mesi;
    • anticipazioni per spese sanitarie, per acquisto e ristrutturazione della prima casa;
    • trasferimento per perdita dei requisiti di partecipazione;
    • riscatto parziale per inoccupazione compresa tra 12 e 48 mesi.

La presenza di una garanzia consente di soddisfare le esigenze di un soggetto con una bassa propensione al rischio o ormai prossimo alla pensione.

  • Bilanciato: classificato da COVIP come comparto obbligazionario misto la cui gestione è volta a realizzare un rendimento superiore alla rivalutazione attesa del TFR nell’orizzonte temporale di medio – medio/lungo periodo (tipicamente tra 5 e 15 anni).
    Risponde alle esigenze di un soggetto che privilegia la continuità dei risultati nei singoli esercizi, comunque accettando un’esposizione al rischio moderata.
  • Dinamico: classificato da COVIP come comparto azionario la cui gestione risponde alle esigenze di un soggetto che ricerca rendimenti più elevati nell’orizzonte temporale di lungo periodo (oltre 15 anni) ed è disposto ad accettare una maggiore esposizione al rischio, con una certa discontinuità dei risultati nei singoli esercizi, molto distante dal pensionamento.

Si fa presente che la gestione delle risorse patrimoniali di Previdenza Cooperativa è affidata a investitori professionali tra i più qualificati nel panorama del risparmio gestito europeo e internazionale e che la politica di investimento favorisce un’adeguata diversificazione degli investimenti e un’elevata qualità dei titoli in portafoglio. 

A tal proposito è opportuno ricordare che i rendimenti sono soggetti alle oscillazioni dei mercati finanziari. Inoltre, i rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli futuri e potrebbero non essere ripetuti. Il valore dell’investimento può scendere così come salire e non è garantito. In presenza di una garanzia il rischio è limitato ma il rendimento risente dei maggiori costi dovuti alla garanzia stessa.

È fondamentale guardare ai risultati di un Fondo pensione facendo riferimento a orizzonti temporali di medio-lungo periodo, coerenti con la natura del risparmio previdenziale, nei quali momenti di turbolenza dei mercati possono considerarsi come inevitabili e le stesse modalità di funzionamento dei Fondi pensione tendono di per sé ad attenuare gli effetti delle oscillazioni dei mercati, prevedendo flussi di versamento periodici e, quindi, distribuiti nelle varie fasi di mercato.

Il vantaggio connesso alla partecipazione è rappresentato da un insieme di fattori, per cui al rendimento del comparto occorre sommare il vantaggio fiscale derivante da tale partecipazione e il contributo del datore di lavoro, che rappresenta un significativo incremento del flusso contributivo.

Per saperne di più, visita la pagina Gestione finanziaria

Vantaggi dell’adesione a Previdenza Cooperativa

Come detto il primo, fondamentale, vantaggio derivante dall’adesione a Previdenza Cooperativa è quello di poter costruire una pensione integrativa rispetto a quella pubblica, in modo da tutelare il proprio tenore di vita al momento del congedo dal mercato del lavoro.

Infatti, dal momento che negli anni, anche a causa del progressivo invecchiamento della popolazione e delle conseguenti riforme previdenziali, l’importo dell’assegno pensionistico si va assottigliando e allontanando nel tempo, lo Stato ha previsto una serie di benefici per chi sceglie di aderire alla previdenza complementare

In sintesi, parliamo di tre vantaggi fiscali:

  • deduzione fiscale dei contributi versati, fino a un importo massimo annuo pari a 5.164,57 euro;
  • trattamento fiscale di favore sui rendimenti, tassati al 12,50% se derivanti da Titoli di Stato e al 20% per tutte le altre tipologie di rendimento (mentre per gli altri investimenti l’aliquota è pari al 26%);
  • agevolazione fiscale sulle prestazioni (come la pensione integrativa), con imposta sostitutiva del 15% che si riduce dello 0,30% per ogni anno di permanenza nel fondo oltre il quindicesimo, fino a un’aliquota minima del 9%.

A questi si aggiungono due vantaggi specifici dei fondi negoziali come Previdenza Cooperativa:

  • la già citata opportunità di ottenere il contributo aggiuntivo del datore di lavoro, a fronte dell’attivazione del contributo a carico del lavoratore in aggiunta al TFR;
  • costi di gestione contenuti, dal momento che i fondi negoziali – come visto – non hanno scopo di lucro, a differenza delle altre forme di previdenza complementare, di banche e assicurazioni private.

In conclusione, è importante valutare l’adesione a Previdenza Cooperativa, prendendo in considerazione tutti questi aspetti, in modo da comprendere al meglio tutte le opportunità offerte da questa importante scelta per il proprio futuro e per quello dei propri cari.

Per approfondire, invitiamo a leggere la nostra Nota informativa.

Messaggio promozionale riguardante forme pensionistiche complementari. Prima dell’adesione leggere la Parte I “Le informazioni chiave per l’aderente” e l’Appendice “Informativa sulla sostenibilità” della Nota Informativa.

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