Relazione COVIP 2025

Relazione COVIP 2025: aumentano le adesioni ai fondi negoziali

25 Lug 2025
Scritto da Redazione Previdenza Cooperativa
Relazione COVIP 2025

Il 23 giugno 2025 la COVIP (Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione) ha pubblicato la Relazione annuale per il 2024, delineando il quadro della previdenza complementare in Italia al 31/12/2024.

In questo articolo esamineremo i punti salienti della Relazione, a cominciare dalla crescita degli aderenti, vista in valori assoluti, percentuali e per fasce d’età. Passeremo poi alle strategie di investimento dei fondi pensione negoziali, per comprendere quali strumenti finanziari vengano impiegati e come si articola l’offerta dei comparti tra cui scegliere.

Infine, concluderemo con una panoramica dell’andamento di Previdenza Cooperativa, al fine di posizionarlo nel contesto dei dati medi esposti dalla Relazione COVIP.

Relazione COVIP per l’anno 2024: previdenza complementare in crescita

Dalla Relazione COVIP per l’anno 2024 emerge un quadro di crescita costante per la previdenza complementare, sia per numero di iscritti che per patrimonio gestito.

Al 31 dicembre 2024, gli aderenti hanno superato i 9,9 milioni, con un incremento del +4% rispetto all’anno precedente che conferma la crescente attenzione verso questa forma di risparmio. In questo scenario, i fondi pensione negoziali si confermano una colonna portante del sistema. Con oltre 4,1 milioni di iscritti, registrano un aumento del +5,5% e rappresentano il principale canale di accesso alla previdenza integrativa.

Complessivamente, i 33 fondi negoziali attivi nel nostro Paese gestiscono un patrimonio di 74,6 miliardi di euro.

tavola 1.1 la previdenza complementare in italia

La crescita rispetto al 2023, sia in termini di iscritti che di risorse gestite, riflette una maggiore fiducia in questi strumenti, alimentata da una crescente consapevolezza dell’importanza del loro ruolo, nonché dei vantaggi fiscali e previdenziali che essi offrono.

Anche l’analisi della distribuzione anagrafica rivela dinamiche interessanti. Sebbene la fascia d’età tra i 35 e i 59 anni costituisca ancora il nucleo principale degli aderenti, si registra un progressivo avvicinamento delle generazioni più giovani: un segnale importante che dimostra come la cultura della previdenza complementare inizi a radicarsi anche nella fascia 25-34 anni.

Un dato particolarmente significativo, evidenziato dalla stessa COVIP, riguarda le nuove iscrizioni di soggetti fiscalmente a carico. Come osserva la Commissione: 

“Ciò rispecchia decisioni familiari di aprire una posizione previdenziale per i propri figli in vista di una successiva alimentazione con versamenti autonomi una volta che essi entreranno nel mondo del lavoro.”

tavola 1.12 forme pensionistiche complementari

Come sono investiti i contributi dei fondi pensione negoziali

A fine 2024, le risorse complessivamente gestite dalle forme pensionistiche complementari hanno raggiunto i 243,4 miliardi di euro, con un aumento del +8,5% rispetto all’anno precedente. Spicca in questo contesto la performance dei fondi negoziali, che registrano un incremento superiore alla media (+9,9%).

tavola 1.31 risorse destinate per tipo di fondo

Queste risorse vengono investite sui mercati finanziari secondo criteri di prudenza e diversificazione, volti a contenere i rischi e a generare una crescita del capitale investito variabile in funzione della tipologia di comparto scelto. 

La strategia di investimento dei fondi negoziali si riflette nella composizione dei portafogli, che vedono una prevalenza di titoli obbligazionari e di Stato (55,5%), seguiti da azioni (22,7%) e dalle quote di OICR (16,2%).

tavola 1.33 composizione degli inestimenti

L’offerta per gli aderenti si articola in 99 comparti, un numero invariato rispetto al 2023. Sebbene le linee garantite e obbligazionarie costituiscano oltre la metà dell’offerta, l’analisi del patrimonio effettivo (ANDP – attivo netto destinato alle prestazioni) mostra una chiara preferenza per i comparti bilanciati, che raccolgono il 47,5% delle risorse. Seguono i comparti obbligazionari (28,4%), quelli garantiti (15,2%) e, infine, quelli azionari (8,9%).

tavola 3.6 numero comparti

Relazione annuale COVIP e dati Previdenza Cooperativa

Al 31 dicembre 2024, Previdenza Cooperativa, contava quasi 105.000 iscritti. Nel corso del 2024, il saldo tra le nuove adesioni e le uscite è risultato positivo e pari a +1.010. Più nel dettaglio, il Fondo ha registrato 6.106 nuove adesioni.

L’età media degli iscritti (50 anni) è in linea con la media nazionale. Spicca invece la composizione di genere: con un 53% di componente femminile, il Fondo si distingue nettamente dal dato medio del settore (28%).

Sul fronte della gestione finanziaria, i rendimenti del 2024 sono stati del +2,30% per il comparto Sicuro, del +8,27% per il Bilanciato e del +11,04% per il Dinamico; questi ultimi due superano in modo significativo la media dei fondi negoziali, testimonianza di una gestione attenta e professionale delle risorse degli aderenti. 

Anche i costi, con un impatto che varia dallo 0,26% allo 0,65% a seconda del comparto scelto, si confermano in linea con l’ISC medio del settore.

Al netto di peculiarità come la prevalenza femminile, il Fondo presenta dunque dati e performance allineati o superiori alla media. In particolare, l’ottimo andamento dei rendimenti si conferma su orizzonti temporali di 5, 10 e 15 anni, superando nello stesso periodo la rivalutazione del TFR nei comparti Bilanciato e Dinamico.

In conclusione, anche per il 2024 i dati confermano che, per i lavoratori delle cooperative, Previdenza Cooperativa si configura come la scelta giusta per costruire un futuro più sereno.

Messaggio promozionale riguardante forme pensionistiche complementari. Prima dell’adesione leggere la Parte I “Le informazioni chiave per l’aderente” e l’Appendice “Informativa sulla sostenibilità” della Nota Informativa.

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