Al raggiungimento dell’età pensionabile, una delle decisioni più significative riguarda la modalità di erogazione del montante accumulato nel proprio fondo pensione.
In questo articolo analizzeremo l’importanza di scegliere in modo attento la soluzione più coerente con le proprie esigenze, per poi approfondire la natura e il funzionamento della rendita controassicurata.
Metteremo a confronto la rendita standard con quella controassicurata, offrendo elementi chiave per prendere una decisione consapevole. Particolare attenzione sarà dedicata ai costi e agli importi corrisposti in base all’opzione selezionata, così da fornire gli strumenti necessari per effettuare le opportune valutazioni.
Indice dei Contenuti
L’importanza della scelta della rendita dopo il pensionamento
Al momento del pensionamento, è possibile scegliere di ricevere la pensione integrativa sotto forma di rendita, di capitale o in forma mista.
La rendita consiste nell’erogazione di somma di denaro con cadenza periodica, generalmente mensile, per l’intera durata della vita del pensionato. Il suo obiettivo è fornire un’entrata costante una volta conclusa l’attività lavorativa.
Come visto nell’approfondimento dedicato, esistono diverse tipologie di rendita tra cui è possibile scegliere. La decisione deve quindi tenere conto tanto delle proprie necessità individuali, quanto dell’esigenza di proteggere i familiari in caso di decesso.
In definitiva, quando si richiede la prestazione pensionistica sotto forma di rendita non si deve solo valutare l’importo o la durata della stessa, ma occorre anche tenere a mente la necessità di tutelare i propri cari qualora il pensionato venga a mancare.
Che cos’è e come funziona la rendita controassicurata?
La rendita controassicurata è un’opzione che permette di tutelare il capitale residuo del proprio fondo pensione. Dopo l’avvio della prestazione pensionistica, in caso di premorienza dell’iscritto, l’eventuale capitale residuo viene restituito al/i beneficiario/i designato/i. In questo modo, il capitale non ancora liquidato non viene perduto
In sostanza, si tratta di una garanzia assicurativa contro il rischio di decesso prematuro: qualora il pensionato venga a mancare prima di aver esaurito il montante accumulato, i suoi cari riceverebbero la parte di capitale non ancora convertita in rendita.
Questa soluzione si rivela ideale per chi desidera offrire un sostegno economico ai propri familiari, utilizzando il patrimonio previdenziale non ancora riscosso. La scelta della rendita controassicurata avviene al momento della richiesta di prestazione pensionistica al Fondo pensione e, data la tutela aggiuntiva che offre, comporta generalmente un costo superiore rispetto a una rendita vitalizia standard.
Rendita semplice o rendita controassicurata: proteggere il capitale residuo
Alla luce di quanto detto, è evidente che la scelta tra una rendita semplice vitalizia e una controassicurata rappresenta un bivio decisionale importante.
La rendita standard prevede un’erogazione costante per tutta la vita del pensionato. Tuttavia, in caso di decesso, il capitale residuo non viene trasferito ad altri, ma resta acquisito dalla compagnia assicurativa che gestisce la prestazione.
La rendita controassicurata, al contrario, offre una tutela sul capitale. In caso di scomparsa prematura, infatti, prevede che il montante non ancora liquidato venga corrisposto ai designati, garantendo loro un sostegno economico.
La decisione quindi non può prescindere da un’attenta valutazione delle proprie priorità: la rendita semplice offre un assegno periodico più elevato, mentre quella controassicurata, a fronte di una maggiore protezione per i propri cari, comporta una rata di importo inferiore.
Valutazioni e costi: il bilanciamento tra rendita e protezione
L’equilibrio tra l’ammontare della rendita e la protezione del capitale dipende quindi dalle proprie esigenze personali e familiari. Chi desidera dare un futuro economicamente più sereno ai propri cari potrebbe preferire un assegno pensionistico più contenuto, in cambio della sicurezza che il patrimonio residuo non andrà perduto.
Per chi non ha familiari a carico, invece, la rendita standard può rivelarsi più vantaggiosa, in quanto massimizza l’importo percepito. È comunque fondamentale ponderare altri fattori, come la propria aspettativa di vita e la situazione patrimoniale complessiva.
Per effettuare una valutazione concreta, vi invitiamo a utilizzare i nostri simulatori: strumenti pratici che mostrano come variano gli importi in base alle diverse opzioni, guidandovi verso una scelta più informata.
Conclusione
La scelta di quale forma di rendita percepire al momento della pensione è una decisione di grande rilievo, da affrontare con piena consapevolezza. L’opzione controassicurata si rivela preziosa per chi desidera proteggere il capitale residuo, assicurando un sostegno economico ai propri cari in caso di scomparsa prematura, ed è disposto ad accettare un assegno pensionistico di importo più contenuto.
Per compiere una scelta informata, è essenziale comprendere le differenze tra le varie tipologie di rendita, valutarne i costi e riflettere attentamente sulle proprie necessità personali e familiari. A questo scopo, si consiglia la consultazione del Documento sulle Rendite, che offre una visione completa delle opzioni disponibili.
Messaggio promozionale riguardante forme pensionistiche complementari. Prima dell’adesione leggere la Parte I “Le informazioni chiave per l’aderente” e l’Appendice “Informativa sulla sostenibilità” della Nota Informativa.